Nel corso degli ultimi 10 anni la disciplina protesica ha subito un’accelerazione nella evoluzione sia delle tecnologie per la realizzazione dei dispositivi protesici che dei materiali disponibili. Se agli albori dell’evoluzione digitale lo standard qualitativo rappresentato dai flussi di lavoro analogici era in generale qualitativamente superiore ai risultati ottenibili dalle tecnologie digitali, attualmente sempre più spesso i flussi di lavoro digitali dimostrano la loro superiorità nei confronti delle metodiche analogiche. L’integrazione delle metodiche di progettazione digitali con materiali e dispositivi sviluppati appositamente per il flusso digitale rende possibili e predicibili risultati che in ambito analogico erano nettamente più problematici da raggiungere.
Tradizionalmente i flussi di lavoro analogici con i materiali associati rendevano necessari molti passaggi di correzione errori e approssimazioni successive, verso un risultato ideale oggettivamente di difficile raggiungimento. Attualmente l’aspetto più impressionante del flusso digitale è viceversa la precisione e la riproducibilità del risultato.
Nelle condizioni più complesse, quali riabilitazioni protesiche estese o trattamenti di gravi edentulie con impianti e protesi immediata, oggi le metodiche di cui disponiamo consentono di ottenere risultati clinici nettamente superiori a quelli raggiungibili in passato.