Lo sforzo fatto in questi anni per avvicinare sempre più numerosi i medici ai metodi e agli strumenti della biomeccanica implantoprotesica ha dato eccellenti risultati e pare evidente che la competitività professionale e la continua offerta tecnologica da parte delle aziende del settore giustifichino e rendano necessario l’aggiornamento anche su temi che solo in apparenza non sono di immediato interesse per la pratica clinica. Perché le viti degli impianti talvolta si svitano? Come si trasmette lo sforzo dall’impianto all’osso? Come e perché si rompono gli impianti? Cosa vuol dire qualità di prodotto per un impianto dentale? Quali sono gli effetti sull’osso quando fra sovrastruttura e impianti esistono dei gap?
Queste sono alcune delle domande alle quali la biomeccanica implantoprotesica può dare una risposta.
Il lavoro che verrà presentato ha come obiettivo quello di fornire una base conoscitiva per poter approfondire tematiche di biomeccanica che sempre di più si presentano come indispensabili per saper interpretare il funzionamento nel tempo degli impianti a contatto con i tessuti biologici.